L’indimenticato Prof. Dario Piccinelli è stato fino a Marzo del 2016 il testimone diretto dell’ideazione e della nascita della Fondazione, nonchè il principale artefice e curatore della stessa fino all’ultimo istante, con l’ indomabile energia che l’ha sempre caratterizzato.
Ecco come raccontava l’incipit della nascita della Fondazione:
Alla fine degli anni Ottanta vengo invitato a casa degli amici Enrico ed Enrica Sovena per una conversazione informale: si sarebbe discusso del destino di tutti i loro averi post mortem.
Quella sera il Prof. Piccinelli è pregato di accettare accanto al ruolo di Consigliere anche quello di esecutore testamentario, una fiducia per così dire ereditaria, per aver svolto in passato lo stesso ufficio nei riguardi di altri loro stretti parenti.
E’ proprio in quella occasione che nasce l’idea nei coniugi Sovena di promuovere, accanto ad altre opere di bene con diversa finalità, anche una Fondazione destinata ad aiutare nella formazione scientifica e professionale “post lauream”, giovani studiosi nelle varie branche della Medicina e Chirurgia, e della ricerca biologica in particolare farmacologica.
Poco tempo dopo Enrica Tansini Sovena veniva a mancare. Rimaneva al coniuge il compito di perfezionare l’idea iniziale della costituenda Fondazione, e di attuare nello stesso tempo anche le altre volontà testamentarie espresse dalla consorte innanzi tempo scomparsa.
Enrico Sovena sviluppa un abbozzo degli scopi e dello statuto della Fondazione. Nel giugno del 1990 riesce a varare presso il Notaio Lorenzo Monaco l’Atto Costitutivo della “Fondazione Enrico ed Enrica Sovena”.
Contemporaneamente attraverso gli uffici dell’Avvocato Antonio Catalano inizia le pratiche necessarie per il riconoscimento giuridico della Fondazione e la sua configurazione ad “Ente Morale”.
Nello stesso tempo, ottemperando alle altre disposizioni testamentarie, Enrico Sovena deve individuare dove indirizzare più proficuamente il lascito precostituito dalla consorte e genericamente destinato a opere di bene della Chiesa. Alla fine la scelta cade sul Collegio di “Villa Nazareth”.
La mia conoscenza con il Presidente di “Villa Nazareth”, il Cardinale Achille Silvestrini, consente di avviare colloqui diretti con Enrico Sovena, che trova congeniali al suo pensiero e a quello della consorte defunta le opere umanitarie dell’istituzione ecclesiastica. Viene così resa definitiva la collocazione del lascito, che sarà curata post mortem dal sottoscritto in qualità di esecutore testamentario.
Non cessa qui l’anelito di Enrico Sovena verso le opere umanitarie.
Il suo interesse a sostenere e vivacizzare opere di bene è sempre vivo ed acceso durante questi anni.
E’ così che istituisce una borsa di studio in ricordo della consorte “Enrica Tansini” a Cremona sua città natale, borsa che ha come temi la “Storia di Cremona” e la “Storia dell’arte cremonese”, ed è rivolta pertanto a laureati in Lettere e Filosofia, Storia, Architettura, Ingegneria etc.
Alcuni anni prima della sua scomparsa, ad una mia richiesta di vagliare un progetto umanitario sempre rivolto ai giovani, “progetto rigorosamente pensato” da un mio collega il Prof. Bruno Silvestrini, Enrico Sovena porge un attento ascolto: crede nell’iniziativa e provvede al suo finanziamento iniziale.
E’ l’avvio per la nascita di “Noopolis“, istituzione che ha creato una banca dati “Borse di Studio” collegata alle Università in grado di auto-finanziarsi per svolgere altre molteplici attività umanitarie.
Dopo queste designazioni Enrico Sovena si occupa prevalentemente della Fondazione. Provvede alla sua dotazione finale con estratto dell’atto testamentario lasciando alla Fondazione -salvo un legato al Comune di Orvieto, sua città natale- tutti i suoi beni.
La prematura scomparsa di Enrico Sovena il 18 dicembre 1990 non consentirà al Fondatore di vedere realizzata l’erezione ad “Ente Morale” della sua Fondazione. Il traguardo prefissato verrà raggiunto alla fine del 1993. L’attività della Fondazione potrà decollare nella sua pienezza nel 1994.
Dario Piccinelli
Presidente della “Fondazione Enrico ed Enrica Sovena” dal 1994 al marzo 2016